Tutti i buoni libri, a prescindere da genere di riferimento e stile dell’autore, hanno qualcosa in comune: si fondano su un’idea solida.
L’idea, il nocciolo del tuo libro, rappresenta le fondamenta su cui si regge l’intera impalcatura di quello che ci costruirai sopra. Puoi affannarti a creare una struttura inattaccabile, puoi spendere ore e ore nella caratterizzazione di personaggi tridimensionali e definire un worldbuilding più complesso di quello di Tolkien, ma, se la tua storia si basa su un’idea non ben sviluppata, oppure affastella più idee incoerenti, il risultato sarà fiacco e insoddisfacente.
Quante volte ti è capitato di chiudere un libro e chiederti: “E quindi?”
Questo rischio aumenta se ti butti nella fase di scrittura vera e propria senza prima un’accurata pianificazione. Può capitare che, sull’onda dell’entusiasmo di una prima scintilla di idea, cominci a riempire cartelle di Word. Solo per accorgerti, dopo dieci, venti o trenta pagine, che volevi dire qualcosa di diverso. Oppure che il tema da te scelto sarebbe tanto migliore se affrontato da una prospettiva diversa. A quel punto è difficile rimediare, senza riempire il libro di personaggi e situazioni che si fanno portatori di messaggi in contrasto tra loro, che deviano l’attenzione del lettore dal flusso originario della narrazione.
Pianificare è la soluzione
Se vuoi risparmiare tempo. Se non vuoi buttare via pagine e pagine. Se non vuoi girare in tondo come un criceto. Se vuoi concludere il lavoro con lo stesso entusiasmo con cui l’hai iniziato. Se vuoi creare un libro capace di dare soddisfazione ai tuoi lettori…
C’è un’unica cosa da fare.
Ed è pianificare. Che ti piaccia o no.
La fase di pianificazione ti consente di partire dalla scintilla iniziale e sviluppare le tue idee in un insieme organico e coerente. Ti permette di esplorare fin da subito tutte le possibilità offerte dal tema da te scelto e di capire quale direzione vuoi dargli nel corso della narrazione. Grazie alla pianificazione, puoi anticipare tutti quei ragionamenti che avresti fatto comunque, solo… troppo tardi. A libro già iniziato, magari a metà stesura (il punto perfetto per impantanarsi).
Fai brainstorming
Il mio consiglio è di prenderti un foglio bianco e un pomeriggio libero e di dedicare del tempo a un processo di brainstorming. Scrivi la tua idea, la scintilla da cui è partito tutto, e procedi per libere associazioni. Esplora ogni possibile sviluppo, sviscera temi e sottotemi, interpreti e setting. Permetti alla tua mente di divagare, insegui sentieri sconosciuti. Non avere paura delle incoerenze (non in questa fase), delle sorprese, dell’ignoto. Soprattutto, non avere fretta. Non devi cominciare a scrivere il tuo libro domani. Non se la prima intuizione l’hai avuta ieri. Deposita sul foglio tutte le tue idee e poi lasciale a decantare.
E poi?
Lascia passare un po’ di tempo, poi torna al foglio dove hai elencato tutte le idee fiorite con il brainstorming. Scegli quelle più intriganti, quelle che ti hanno sorpreso e che ti fanno emozionare davvero. Quelle che ti fanno pensare a una storia che vorresti leggere. Probabilmente ti troverai per le mani un nocciolo di storia un po’ più complesso di quello che avevi in mente all’inizio, e forse anche molto diverso. Va bene così. Sarebbe successo comunque, ma troppo tardi. Adesso, invece, hai per le mani un nucleo di idee meno grezzo e più elaborato da cui partire.
Prova a organizzare quanto emerso dal brainstorming in una logline (se non sai cos’è, te ne parlo qui). Funziona? Per scoprirlo, recita la tua logline alle persone intorno a te. Non serve che siano specialisti di narratologia o editoria, a meno che la tua idea non riguardi un saggio in materia.
Quando vedrai la scintilla dell’interesse accendersi negli occhi di chi ti ascolta, quando addirittura ti faranno delle domande, saprai di aver trovato l’idea giusta.
Questo articolo ti è stato utile? Hai mai provato a fare brainstorming per un tuo romanzo? Fammi sapere la tua esperienza nei commenti!